Bachata: il ballo più romantico diventa patrimonio dell’Unesco.
11/12/2019: la musica e il ballo della bachata dominicana hanno superato la discriminazione e il silenzio imposti da decenni di dittatura diventando patrimonio immateriale dell’umanità alla riunione dell’Unesco tenutasi a Bogotá.
Prima della comparsa di questo genere musicale, il nome “bachata” (termine presumibilmente di origine africana) si riferiva ad un incontro o ad una festa vivace, piuttosto che a un genere musicale in particolare. Era quindi un sinonimo di festa, musica, amici, famiglia, danza e baldoria. Solo dopo diverso tempo, il genere musicale avrebbe adottato il nome di bachata poiché era in questi incontri di amici e famiglie il posto dove la bachata dominicana ebbe inizio.
Origine
La bachata è un ballo nato nella Repubblica Dominicana intorno alla metà del XX secolo.
La musica e la danza della bachata dominicana sono derivate da una fusione di bolero ritmico con altri generi afro-antilleani come il son, il cha-cha-cha e il merengue (già patrimonio dell’Unesco dal 2016).
Questa danza emerse inizialmente nella marginalità urbana dei quartieri più poveri della Repubblica Dominicana, nelle campagne, nei bar e nei locali considerati equivoci come i los quilombos (i bordelli) e raccontava di storie romantiche, di amori infelici, di miseria e povertà, ma anche di sogni d’amore e di erotismo.
La maggior parte dei borghesi disprezzava e osteggiava questa danza in quanto considerata volgare, indecente, rustica e senza stile.
Evoluzione
Solamente intorno alla fine degli anni ‘80 la bachata divenne un “fenomeno di massa” internazionale, rompendo definitivamente i limiti sociali del genere e conquistando il mercato internazionale grazie al suo rilancio da parte di grandi artisti ed interpreti come Luis Segurra, Anthony Santos, Raulin Rodrigues. In particolare, “Pena por ti” di Luis Segura è ad oggi considerata la canzone che, negli anni ’80, ha iniziato a diffondersi in tutte le classi sociali, anche quelle che fino ad allora si erano mostrate riluttanti, aprendo le porte internazionali alla bachata .
Oggi, la bachata è lo stile dominicano per eccellenza, un simbolo nazionale, popolare non solo sull’isola ma anche in tutto il mondo.
Musicalità e ballo
La musica è suonata in 4/4, quindi ha una battuta costituita da 4 battiti uguali (ma con diverso accento) ciascuno di durata ¼ della battuta. La frase musicale (o periodo) è composta da due battute, quindi 8 battiti.
In origine i musicisti erano improvvisati e venivano chiamati “conjuntos de bachatas” e gli strumenti che venivano usati erano una o due chitarre, fondamentali e caratteristiche del genere, le maracas, i bongo e la clave.
Con il tempo le musicalità hanno subito delle modifiche: accanto agli strumenti base quali chitarra, maracas e bongo, si sono affiancati il basso elettrico, la güìra (a volte in sostituzione delle maracas), la tumbadora (sostituendo a volte il bongo), il sassofono e la conga.
Caratteristica peculiare della bachata contemporanea è diventato l’uso della chitarra (elettrica o acustica) amplificata, il cui suono viene elaborato con effetti di compressione, equalizzazione, flanger o chorus, riverbero.
Al contrario di quello che viene insegnato a noi europei, e cioè che la bachata sia una danza ricca di figure, spesso importate dalla salsa o dal merengue , che rendono il ballo molto coreografico e più fruibile dal punto di vista commerciale, l’essenza della bachata sta nel movimento sensuale del bacino, nei suoi pochi passi quasi sul posto dove i ballerini si muovono all’unisono strettamente allacciati.
Negli corso degli anni, in Europa, sia per un fattore commerciale che per un fattore riguardante le caratteristiche di noi occidentali, la bachata si è evoluta e/o fusa con altri stili di ballo creando danze come la bachata fusion, la bachata sensual, il bachatango (fusione di bachata e tango), ecc.
La bachata è entrata così a far parte del patrimonio dell’Unesco come bene immateriale, facendo compagnia al fratello merengue e alla sorella rumba cubana, già presenti dal 2016.